25 aprile: il discorso del Sindaco
Si pubblica di seguito il discorso integrale tenuto dal Sindaco Antonio Romeo in occasione delle celebrazioni per il 25 aprile:
“Celebriamo oggi la Festa della Liberazione, Liberazione che 74 anni fa si identificava con la fine dell’occupazione nazifascista e oggi si materializza in un’Italia libera e democratica.
Un’Italia libera e democratica che non dobbiamo mai dare per scontata.
Ecco perché non dobbiamo e non vogliamo celebrare per consuetudine, ma per mantenere viva la memoria e il ricordo di un evento che costituisce uno dei passaggi più delicati ed importanti della nostra storia.
74 anni sono tanti, le nuove generazioni spesso non riescono a comprendere gli eventi di quegli anni e a coglierne l’essenza.
L’ideale dei partigiani, che abbiamo silenziosamente ereditato è stato di fatto un ideale di libertà e democrazia.
Dobbiamo oggi riscoprire questi valori e comprendere il loro significato più profondo; a cominciare dalla libertà, che è sì un diritto, ma che come tale deve essere pensato come una conquista e non come un dono. Comprendere che, col sacrificio della vita, i nostri padri, nonni e bisnonni hanno voluto lasciare a noi l’eredità più bella che potessimo ricevere, ma anche la più gravosa da preservare: la capacità di reagire, uniti, alla sfida posta contro la dignità e i valori dell’uomo.
La Resistenza è stata innanzitutto una rivolta morale prima ancora che militare. Ha rappresentato, cioè, un comune sentire, un sentimento diffuso nelle coscienze che si è poi tramutato in diverse forme di opposizione. La lotta per la libertà nasce quindi da un desiderio intimo, da una necessità che rivela quanto l’essere liberi costituisca una parte integrante dell’animo umano.
Dai nostri padri e dai nostri nonni dobbiamo imparare ad evitare le polemiche sterili e a lavorare per questo importante, comune obiettivo: preservare le conquiste democratiche e insegnare alle nuove generazioni il vivere nel rispetto dei valori costituzionali che ben rappresentano tutte le conquiste della resistenza.
Nel corso del mio mandato l’obiettivo principale è sempre stato questo: cercare il modo migliore per creare una coscienza democratica e una memoria storica completa nelle nuove generazioni.
Un obiettivo da perseguire non per lustro personale, ma come investimento sul futuro della comunità. Un investimento a lungo termine che va oltre la lusinga del momento.
Lusinga che troppo spesso ci tenta creando divisioni ed inutili pretesti di discussione che portano solamente ad abbassare la stima che i nostri giovani hanno nei nostri confronti.
Il Comune è impegnato da anni al fianco di quanti hanno voglia di collaborare in progetti realizzati all’interno delle scuole su memoria, legalità, educazione civica e sta cercando di ampliare il più possibile l’offerta in questi campi con differenti azioni. Pochi giorni fa, ad esempio, abbiamo deliberato l’adesione al Comitato Pietre d’Inciampo, dedicando la prima pietra a Elda Levi Gutemberg; un altro piccolo passo per non dimenticare e continuare a mantenere viva la coscienza oltre che la conoscenza di certi eventi.
Concludo ringraziando quanti ogni giorno si impegnano con noi in questo difficile quanto importante percorso. Rinnovando la gioia di vivere in un’Italia libera e democratica.“
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